L’amianto è un composto di minerali silicatici fibrosi presenti in natura. Essi hanno diverse caratteristiche che li rendono idonei a essere impiagati su coperture, come per esempio la resistenza alla trazione, l’incombustibilità, la bassa conducibilità termica, la resistenza agli agenti fisici e chimici e la facilità di lavorazione attraverso fasci di fibre che formano una tessitura.
Per questi motivi l’amianto fu usato per decenni su larga scala in tutta la nazione, sia per edifici industriali sia privati.
Di contro presenta la caratteristica che tali fibre si fratturano longitudinalmente nel corso del tempo, originando ulteriori fibre estremamente sottili (diametro di 2-3 micron), non visibili all’occhio umano, che vengono inalate inconsapevolmente attraverso la respirazione. Diversi studi infatti hanno dimostrato le fibre danno luogo a processi di cancerogenesi a scapito dell’apparato respiratorio, causando nel peggiore dei casi cancro del polmone e tumore della pleura (mesotelioma). Per questo motivo con la legge n. 257 del 27 marzo 1992 l’Italia ha disposto la cessazione di qualsiasi attività di produzione o impiego dell’amianto.
Indice dell'approfondimento
Perchè smaltire l’amianto?
Di seguito un elenco dei motivi per intervenire su una copertura contenente eternit con interventi di bonifica e smaltimento dell’amianto:
- le infiltrazioni d’acqua collegate alla perdita di efficienza della copertura;
- la possibilità di non intervenire ulteriormente nel tetto, evitando manutenzioni e successivi lavori;
- la messa in sicurezza degli ambienti da eventi atmosferici che potrebbero danneggiare l’amianto e renderlo pericoloso;
- la maggiore resa isolante dalla copertura, grazie ai materiali di ultima generazione;
- un aumento del valore dell’immobile.
Quali sono i modi per smaltire l’amianto?
L’intervento sicuramente più sicuro che garantisce un ambiente di vita salutare è certamente la rimozione e lo smaltimento della copertura in amianto, con successiva sostituzione di una nuova copertura. Altri due metodi di bonifica approvati sono il confinamento e l’incapsulamento, anche se entrambi a differenza della rimozione non sono definitivi. La bonifica tramite rimozione rimane quindi sempre preferibile ad interventi parziali di riparazione o sostituzione.
Dov’è stato impiegato l’amianto?
Le ottime proprietà tecnologiche riconosciute a questo materiale e la sua economicità ne hanno favorito un ampio utilizzo industriale.
Per anni infatti è stato considerato un materiale estremamente versatile a basso costo, con estese e svariate applicazioni industriali, edilizie e in prodotti di consumo.
In tali prodotti, manufatti e applicazioni, le fibre possono essere libere o debolmente legate: si parla in questi casi di amianto in matrice friabile, oppure possono essere fortemente legate in una matrice stabile e solida (come il cemento-amianto o il vinil-amianto): si parla in questo caso di amianto in matrice compatta.
In edilizia l’amianto è stato largamente utilizzato unitamente al cemento per la produzione di manufatti in “Cemento-Amianto” noti con il nome commerciale di Eternit, dalla omonima società produttrice (con sedi a Casale Monferrato e Siracusa).
Dove si trova l’amianto?
Nella tabella seguente sono riportati gli impieghi principali di questo materiale.
Luoghi dov’è stato utilizzato l’amianto
- Per le caratteristiche di fonoassorbenza
- cinema, chiese, mense, ospedali, palestre, ristoranti, scuole, teatri, ecc
- Per le caratteristiche di resistenza
al fuoco - autorimesse, carrozze ferroviarie, centrali elettriche e termiche, navi, ecc
- Per le caratteristiche di
termoisolanza - carrozze ferroviarie, capannoni, industriali, ecc
Principali tipi di materiali contenenti amianto e loro approssimativo potenziale di rilascio fibre
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