Smaltimento pannelli fotovoltaici
Indice dell'approfondimento
Smaltimento dei pannelli fotovoltaici: guida completa
I pannelli fotovoltaici hanno un ciclo di vita di circa 25 anni al termine del quale devono essere correttamente smaltiti con modalità e costi che variano a seconda della tipologia dei pannelli e a seconda se siano impianti privati o impianti professionali, come quelli agricoli o industriali.
È necessario conoscere le corrette modalità di smaltimento per evitare conseguenze negative per l’ambiente causate da un errato smaltimento dei pannelli fotovoltaici e problemi legati alla composizione stessa dei pannelli.
Come e dove smaltire i pannelli fotovoltaici? E quali sono i costi? Scopriamolo in questo approfondimento dedicato.
Come smaltire i pannelli fotovoltaici
I pannelli fotovoltaici sono classificati come RAEE (rifiuti elettronici): il loro smaltimento deve quindi essere effettuato nel rispetto della direttiva europea riguardante questa tipologia di rifiuti, che prevede un particolare iter finalizzato al raggiungimento di un duplice obiettivo:
- prevenire rischi per la salute e l’ambiente che possono essere causati da un errato smaltimento di alcune delle componenti presenti nei pannelli;
- recuperare e riciclare le componenti dei pannelli ancora utilizzabili.
I pannelli fotovoltaici sono infatti costituiti per il 95% da vetro e alluminio, materiali altamente riciclabili, ma possono contenere anche degli elementi tossici che devono essere trattati e smaltiti in modo sicuro, come avviene anche per lo smaltimento di altri rifiuti speciali.
Lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici si rende necessario sia nel caso di impianti privati sia nel caso di impianti professionali, ma è opportuno precisare che le modalità di smaltimento sono diverse per le due categorie.
A determinare la categoria di appartenenza è la potenza nominale del pannello: se questa è inferiore ai 10kW, si tratta di impianto fotovoltaico domestico; se è superiore ai 10kW, parliamo invece di impianto fotovoltaico professionale.
Dove smaltire i pannelli fotovoltaici?
Nel caso di impianti domestici, il proprietario dovrà rivolgersi al produttore, che sarà il responsabile dello smaltimento dei pannelli.
Per gli impianti installati prima del 2014 che superano i 10kW, il produttore è responsabile dello smaltimento solo se il vecchio impianto viene sostituito con uno nuovo; in caso contrario, il proprietario dovrà contattare i consorzi o le ditte specializzate in smaltimento di pannelli fotovoltaici.
Durata e smaltimento dei pannelli fotovoltaici
La durata dei pannelli fotovoltaici, prima che si debba procedere allo smaltimento, può variare fra i 25 e i 30 anni, anche se ci sono ovviamente dei fattori che possono contribuire ad accorciare il ciclo vitale dei pannelli (cattiva manutenzione, eventi meteorologici e così via).
Dopo questo periodo i pannelli possono continuare a produrre energia, ma la loro efficienza diminuisce drasticamente.
Per questo motivo è opportuno valutare un rinnovamento dell’impianto e, di conseguenza, predisporre lo smaltimento dei vecchi pannelli.
Costi per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici
In materia di smaltimento di pannelli fotovoltaici, i costi dipendono dalla categoria di appartenenza.
Il proprietario di impianti privati non deve pagare nulla, essendo lo smaltimento a carico del produttore.
Se l’impianto è professionale, lo smaltimento è regolato dalla normativa RAEE/2014, che prevede due diversi iter a seconda dell’anno di installazione del pannello:
- per gli impianti installati prima del 12 aprile 2014 il costo dello smaltimento ricade sul proprietario; nel caso si decida di acquistare un nuovo impianto, però, sarà il produttore del nuovo impianto a occuparsi dello smaltimento;
- per gli impianti installati dopo il 12 aprile 2014 il costo dello smaltimento è a carico del produttore.