Tecnica di bonifica amianto
In caso di contaminazione da amianto degli edifici, la normativa individua e riconosce validi tre tecniche di bonifica dell’amianto. Bonificare, nel dettaglio, significa procedere con un’azione tecnologica atta all’annullamento degli effetti dannosi del materiale contaminante, ovvero impedire che le fibre di amianto si possano liberare nell’aria e possano, di conseguenza, essere inalate dall’uomo.
Le tre possibilità di bonifica sono:
- la rimozione dell’amianto;
- l’incapsulamento dell’amianto;
- il confinamento dell’amianto.
La bonifica deve impedire che il rilascio incontrollato fibre avvenga in fase di analisi preventiva del sito, di prelievo per campionamento, in fase di rimozione o trattamento, in fase di trasporto del rifiuto e, in fine, in fase di trattamento e deposito finale dello stesso in discarica autorizzata.
A seconda del grado di conservazione e pericolosità del manufatto contenete amianto si utilizza un metodo piuttosto che un altro.
Indice dell'approfondimento
Bonifica per confinamento amianto
La bonifica per confinamento è l’azione secondo la quale i manufatti e/o i materiali contenenti amianto vengono protetti e confinati da manufatti rigidi di opportuna forma e con appropriata tecnica di fissaggio allo scopo di garantire una maggiore durabilità del manufatto contenente amianto. In altre parole, l’eternit viene isolato tramite l’installazione di una barriera per proteggere gli ambienti dalle fibre rilasciate. In questo modo l’amianto rimane localizzato in precise aree ed accessibile in caso di successivi lavori. È importante sottolineare l’importanza di controllare la barriera nel tempo, soprattutto in casi di terremoti, urti e sollecitazioni.
Bonifica per incapsulamento amianto
La bonifica per incapsulamento consiste in un confinamento praticato attraverso il cospargimento del manufatto e/o dei materiali con prodotti liquidi, penetranti o ricoprenti, che tendono a inglobare le fibre di amianto e a ripristinare la consistenza della matrice legante. In questo modo si forma una specie di pellicola protettiva che, incorporando le fibre di amianto, isola la superficie. Potrebbe essere necessario lavorare l’amianto per renderlo più aderente, in questo caso i lavori vanno eseguiti in sicurezza in quanto si potrebbero rilasciare delle fibre pericolose nell’ambiente. Rimangono fondamentali sia il controllo sia la manutenzione della zona di intervento, in quanto l’efficacia della protezione tramite incapsulamento dell’amianto non è permanente (ha una durata di circa 10 anni).
Bonifica per rimozione amianto
La bonifica per rimozione consiste nella separazione dei manufatti e/o dei materiali contenenti amianto dall’edificio contaminato e nella trasformazione in rifiuto degli stessi. La bonifica è definitiva, in quanto i materiali pericolosi vengono eliminati completamente dall’area interessata. I vantaggi della rimozione dell’amianto sono numerosi: oltre ad essere una soluzione permanente, si potrebbe accrescere il valore economico dell’immobile o dello stabile; inoltre non sarà necessario intervenire ulteriormente nel corso del tempo con interventi di manutenzione. Scopri qui i costi per la rimozione e smaltimento dell’amianto.
Anche nel caso di riscontro di materiali con amianto integri, non suscettibili di danneggiamento o per materiali integri suscettibili al danneggiamento, occorre mettere in atto comunque un piano di controllo periodico.